Lanfranco Ferroni (organista)
A stroncarlo è stato un malore fatale poco dopo essere arrivato al lavoro. A San Marino. Aveva 68 anni. Dallo scorso marzo Magistrato dirigente del Tribunale unico della Repubblica di San Marino, Lanfranco Ferroni è stato trovato morto nel suo ufficio del tribunale, da un dipendente. Con tutta probabilità causa del decesso è stato un arresto cardiaco. Numerosi gli incarichi accademici ed istituzionali che ha ricoperto nella sua carriera. Nato ad Ascoli Piceno il 6 luglio 1950, Lanfranco Ferroni dopo aver conseguito la maturità classica e poi il diploma di laurea in Giurisprudenza è stato Professore Ordinario di Istituzioni di Diritto Privato presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. In precedenza aveva insegnato nelle Università di Salerno, Catanzaro ed Ancona, docente anche presso la Scuola di Specializzazione in Diritto Civile dell’Università di Camerino; Giudice delle Appellazioni Civili presso il Tribunale della Repubblica di San Marino, ove è stato a lungo anche Direttore dell’Istituto Giuridico Sammarinese e pro-rettore dell'ateneo. In passato ha anche ricoperto la carica di Direttore scientifico delle Scuole Forensi dell’Ordine degli Avvocati di Ancona e di quella dell’Ordine degli Avvocati di Pesaro e uditore Militare con il grado di Maggiore. Nato ad Ascoli Piceno aveva vissuto a Fiuminata e poi a Camerino; sposato con Lidia Mogetta, dalla loro unione erano nati tre figli Matteo, Francesca e Cecilia. Qualche anno fa un brutto male le aveva portato via per sempre l'amata moglie. Organista del coro Cappella Musicale del duomo e organista ufficiale della cattedrale di Camerino per oltre 30 anni, anche se il suo lavoro lo aveva portato lontano dalla città ducale, vi faceva spesso ritorno. Tante le amicizie che la passione per la musica e l'ambiente accademico gli avevano fatto conservare. Persona solare e molto socievole, Lanfranco Ferroni ha sempre coltivato i suoi impegni di lavoro con grande professionalità e competenza. Anche come musicista, tutti ne ricordano la preparazione e la grande sensibilità musicale ereditata dal suo maestro, quel don Costantino Fefè, recentemente scomparso, che aveva saputo trasmettergli anche l'attenzione alla correttezza della musica liturgica. Solo pochi giorni fa era tornato a Camerino per partecipare alla messa di suffragio per don Costantino, ritrovando i suoi carissimi amici coristi.
Da Appennino Camerte di Martedì, 25 Settembre 2018